Circoncisione
La circoncisione è una pratica in uso da più di 3000 anni; nei paesi mussulmani ma anche i praticanti della religione ebraica fanno circoncidere i bambini quando ancora molto piccoli, un po’ per credenza religiosa, un po per i vantaggi in termine di igiene locale che poi esplicheremo.
La circoncisione può ritenersi necessaria in caso di alterazioni anatomico patologiche del glande e del prepuzio.
Queste possono essere:
– Impossibilità assoluta a retrarre il prepuzio e scoprire il glande
– Impossibilità “relativa”, in stato d’erezione, a retrarre il prepuzio e scoprire il glande
– Possibilità di retrarre il prepuzio, ma si forma un “cingolo” strozzante sotto al glande (soprattutto se in erezione), con dolore durante i rapporti sessuali
– Precedenti episodi di parafimosi (il prepuzio, molto stretto, rimane incarcerato sotto il glande e non può più essere ridotto)
– Balaniti e balanopostiti ricorrenti (infezioni della cute del prepuzio e del glande)
– Balanite xerotica obliterans (una forma infiammatoria particolare che colpisce la pelle del prepuzio e del glande)
– Balaniti e balanopostiti in pazienti diabetici
– Casi di eiaculazione precoce assimilabili a fimosi: la scopertura del glande consente di migliorare il controllo eiaculatorio.
La circoncisione è un intervento chirurgico il cui scopo è quello di asportare il prepuzio (cappuccio di pelle che copre il glande quando il pene è flaccido).
S’incide la parte di prepuzio considerata esuberante e si asporta. Si pratica l’emostasi (blocco dei vasi sanguinanti) e si sutura con piccoli punti che saranno spontaneamente riassorbiti. L’intervento, in assenza di problemi particolari, ha la durata variabile tra 20 e 45 minuti. In anestesia locale, il gold standard ( a parte i bambini molto piccoli in cui può essere consigliata l’anestesia generale, che richiede almeno due giorni di ricovero ),il tempo di ospedalizzazione è nullo: significa che il pz viene a fare l’intervento in ambulatorio e può tranquillamente andare a casa al termine della procedura.
All’atto della dimissione è lasciato un bendaggio del pene che sarà rimosso la mattina successiva. Si consiglia il riposo a letto, con il pene mantenuto sull’addome, per 1-2 giorni. Successivamente si può riprendere la normale attività lavorativa evitando sport o sforzi per 7 giorni. Prim di riprendere l’attività sessuale è necessario rimuovere i punti e aspettare la completa guarigone della ferita.
Il dottor Tomaselli ha visto un crescente aumento del numero di interventi di circoncisione, indubbiamente per i numerosi vantaggi che comporta per il pz, per motivi estetici ma anche per problemi patologici.
Per questo motivo la sua esperienza operativa rende ancor più gradito l’intervento, che diventa addirittura “confortevole” quando eseguito presso strutture di pregio come la casa di cura Toniolo o il centro Gynepro, oppure ancora lo studio San Luigi.
VANTAGGI
La circoncisione non riduce il piacere maschile, ma aiuta a controllare il riflesso eiaculatorio. Inoltre i benefici sulla salute della circoncisione sono noti da tempo: meno rischi di contrarre Hiv, riduzione rischio di cancro alla prostata e le donne con partner circoncisi hanno minor tassi di cancro alla cervice uterina e infezioni come Hpv e clamidia. Questo perchè esponendo la mucosa interna del prepuzio, questa si ipercheratinizza riducendo l’esposizione delle cellule di Langherhans, che sì sono sentinelle del sistema immunitario, ma anche un serbatoio utile per permettere a virus come HPV o HIV di iniziare la colonizzazione dell’ospite.
L’igiene intima, in aggiunta, è molto più applicabile nell’uomo circonciso e questo può aiutare a combattere quelle infezioni da scarsa igiene personale come le micosi, che trovano nella deplezione del sistema immunitario il loro punto di forza ( candida genitale).
Infine il motivo estetico non va sottovalutato: è stato studiato che il pene circonciso attrae maggiormente l’attenzione femminile, molto probabilmente per il maggior senso di pulizia che trasmette.
Frenulotomia
Il frenulo del pene è il sottile lembo di pelle che unisce il glande al prepuzio. Questo tessuto, molto sensibile e ricco di vasi sanguigni e di ricettori del piacere, duranto l’atto sessuale, essendo particolarmente sollecitato, può andare incontro a parziali lacerazioni, con conseguente vistoso sanguinamento. In alcuni individui, anche dopo la pubertà, il frenulo rimane corto e impedisce al prepuzio di scoprire interamente il glande oppure provoca una sensazione di fastidio durante l’erezione.
La soluzione in questi casi è la chirurgia, mediante un procedimento in anestesia locale chiamato frenuloplastica.
Questa è una pratica chirurgica che consiste nell’incidere trasversalmente il frenulo prepuziale e nel suturarlo longitudinalmente. Ha come obiettivo il rilasciamento della tensione preesistente, presente in particolare in erezione, e l’aumento dello scorrimento del prepuzio sul glande.
Viene utilizzata anche per ottenere un effetto di allungamento del pene, seppur inferiore a tecniche codificate di allungamento del pene.
La brevità del frenulo è spesso messa in relazione a problematiche di eiaculazione precoce ( Consulta sezione Sterilità di coppia e DE ): un frenulo breve che va in trazione durante il rapporto sessuale teoricamente può determinare una iperstimolazione dei ricettori che trasmettono la sensazione del piacere, determinando un minor controllo del riflesso eiaculatorio.
Anche questa procedura è svolta in anestesia locale, presso un ambulatorio, e il paziente può lasciare lo studio poco dopo il termine dell’intervento. I rapporti sessuali potranno essere ripresi ad avvenuta guarigione: si raccomanda l’utilizzo del preservativo per il primo mese per evitare un’eccessiva frizione con la zona operata del frenulo.
Cistoscopia Operativa
La cistoscopia semplice è un esame diagnostico che permette al professionista di esaminare direttamente l’interno della uretra e della vescica permettendo una diagnosi accurata di tutte le malattie eventualmente presenti all’interno di questi due comparti anatomici.
La cistoscopia operativa aggiunge l’elemento terapeutico a questa procedura diagnostica: l’elevatissima casistica personale del dott. Tomaselli gli conferisce l’esperienza per poter effettuare diatermo-coagulazione e fotocoagulazione Laser di piccole neoplasie vescicali contestualmente ad un esame di cistoscopia in anestesia locale.
Il vantaggio per il paziente è enorme in quanto non dovrà sottoporsi ad un intervento successivo ( che potrebbe essere in anestesia generale e maggiormente invasivo ) ma soprattutto potrà beneficiare sia dell’asportazione in toto della lesione che dell’esame istologico del pezzo operatorio qualora lo si ritenga necessario.
Il cistoscopio utilizzato può essere rigido, semi-rigido o flessibile a seconda delle necessità.
Le indicazioni alla cistoscopia sono:
– Infezioni frequenti delle vie urinarie;
– Ematuria, incontinenza vescicale, minzione dolorosa e ritenzione urinaria ( Consulta sezione GSU );
– Calcolosi urinaria;
– Cistite interstiziale;
– Diverticolosi vescicale;
– Ureterocele;
– Poliposi vescicale;
– Sospetto di neoplasie.
Il paziente viene fatto spogliare e viene sdraiato su un lettino. L’anestetico (per esempio, lidocaina gel) viene iniettato direttamente nell’uretra alcuni minuti prima dell’inizio della procedura vera e propria.
A questo punto il cistoscopio viene inserito lentamente e delicatamente nella vescica attraverso l’uretra. L’urologo durante l’inserimento inizia ad esaminare l’uretra e nel contempo introduce un liquido sterile (soluzione fisiologica) nella vescica per migliorare la visione e e ciò può causare un senso di tensione e di ripienezza vescicale.
Al termine della procedura il paziente potrà riprendere le sue attività quotidiane.